31 agosto 2014

Lettres Persanes, 1721

Lettres Persanes, di Montesquieu, anno di prima pubblicazione (anonima) 1721

La prima edizione delle Lettres Persanes di Montesquieu (1689-1755) fu pubblicata in due tomi nel 1721 ad Amsterdam dall’editore Jacques Desbordes, il quale si celò sotto il falso nome di Pierre Marteau, ponendo il luogo di pubblicazione, anch’esso fittiziamente, a Colonia. Del resto, lo stesso Montesquieu si era celato dietro l’anonimato, considerato il dirompente potenziale di quest’opera nell’attirarsi addosso le spire della censura.
Questa prima edizione è composta da 150 lettere.
Vi è poi un’edizione clandestina, datata anch’essa 1721, pubblicata sotto lo pseudonimo di Pierre Brunel e luogo fittizio Amsterdam, da parte, probabilmente, di un editore di Rouen.

28 agosto 2014

Le librerie più belle del mondo

Le librerie più belle del mondo secondo Flavorwire, The Guardian e BBC
Nel 2012, il magazine on-line americano di cultura Flavorwire ha stilato la lista delle venti librerie più belle del mondo.
Uno spunto interessante per i viaggiatori appassionati di letteratura.
Ecco i risultati:

26 agosto 2014

I migliori romanzi gialli di tutti i tempi (secondo la CWA e la MWA)

Nel 1990 la Crime Writers’ Association (organizzazione di scrittori del genere giallo del Regno Unito) e la Mystery Writers of America (la sua omologa statunitense) pubblicarono le loro liste dei 100 migliori romanzi “gialli” di tutti i tempi.
Essendo la categoria del “giallo” prettamente italiana - una categoria che accoglie al suo interno vari sottogeneri quali il poliziesco (o giallo tradizionale), il thriller, il noir, l’hard-boiled, ecc. (vedi l’apposito post nella sezione “Approfondimenti”) - non possono mancare le sorprese nello scorrere le due classifiche:
I dieci migliori romanzi gialli secondo la CWA:

25 agosto 2014

Pot-pourri, di Voltaire

Pot-pourri, di Voltaire (François-Marie Arouet)

Anno di prima pubblicazione: 1761 - 1775

Edito da: Feltrinelli

Voto: 7,5/10

Pagg.: 268

Traduttore: Lorenzo Bianchi

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Pot-pourri raccoglie tredici racconti filosofici di Voltaire, genere nel quale il grande pensatore parigino eccelse, mischiando narrativa e filosofia.

24 agosto 2014

Incipit: Candido, di Voltaire

"C'era in Vestfalia, nel castello del signor barone di Thunder-ten-Tronckh, un ragazzo cui la natura aveva fornito un temperamento assai mite. Gli si leggeva in fronte l'indole sua. Aveva l'intelletto abbastanza solido, e il più ingenuo cuore del mondo: credo fosse chiamato Candido appunto per questo."

Candido (Garzanti), traduzione di Maria Moneti

I 25 migliori libri italiani di sempre (secondo AbeBooks)

Di seguito i migliori 25 libri italiani di tutti i tempi, secondo il sito abebooks.it:
1.       La Divina Commedia, Dante Alighieri, 1304-1321
2.       I promessi Sposi, Alessandro Manzoni, 1827, 1840-1842
3.       Il Decamerone, Giovanni Boccaccio, 1348-1353

23 agosto 2014

I 10 libri più venduti di sempre

Più che una classifica, la lista dei libri più “venduti” di sempre non può che rientrare nel campo delle speculazioni.
Innanzitutto è improprio parlare di libri “venduti”. Sarebbe meglio dire libri più “diffusi” di tutti i tempi, in quanto, come si potrà vedere, buona parte dei libri presenti in classifica (e sicuramente quelli che si trovano ai primi tre posti) sono stati più spesso distribuiti gratuitamente che venduti.
Ci sono molte sedicenti classifiche dei libri più “venduti” di sempre. Quella che segue mi è sembrata la più attendibile (più per i testi riportati che per le copie vendute, le quali non possono che risultare, nella maggior parte dei casi, grossolane stime):

Incipit: Il nipote di Rameau, di Denis Diderot

"Che sia bello o brutto tempo, ogni sera verso le cinque, è mia abitudine andarmene a passeggio al Palais Royal. Sono io quel tipo sempre solo, seduto a fantasticare sulla panchina del viale d'Argenson. M'intrattengo con me stesso a ragionare di politica, d'amore, d'arte o di filosofia. Abbandono il mio spirito ad ogni suo libertinaggio. Lo lascio completamente libero di seguire la prima idea saggia o folle che si presenti, proprio come i nostri giovani dissoluti che vediamo dietro alle cortigiane per il viale di Foy: ora ne seguono una dall'aria svagata, viso ridente, occhio vivace, il naso all'insù, poi la lasciano per seguirne un'altra, abbordandole tutte senza impegnarsi con nessuna. I miei pensieri sono le mie puttane."

Il nipote di Rameau (Garzanti), traduzione di Lanfranco Binni

Incipit: I fiori blu, di Raymond Queneau

"Il venticinque settembre milleduecentosessantaquattro, sul far del giorno, il Duca d’Auge salì in cima al torrione del suo castello per considerare un momentino la situazione storica. La trovò poco chiara. Resti del passato alla rinfusa si trascinavano ancora qua e là. Sulle rive del vicino rivo erano accampati un Unno o due; poco distante un Gallo, forse Edueno, immergeva audacemente i piedi nella fresca corrente. Si disegnavano all’orizzonte le sagome sfatte di qualche diritto Romano, gran Saraceno, vecchio Franco, ignoto Vandalo. I Normanni bevevan calvadòs.
Il Duca d’Auge sospirò pur senza interrompere l’attento esame di quei fenomeni consunti.
Gli Unni cucinavano bistecche alla tartara, i Gaulois fumavano gitanes, i Romani disegnavano greche, i Franchi suonavano lire, i Saracineschi chiudevano persiane. I Normanni bevevan calvadòs.
“Tutta questa storia”, disse il Duca d’Auge al Duca d’Auge, “tutta questa storia per un po’ di giochi di parole, per un po’ d’anacronismi: una miseria. Non si troverà mai una via d’uscita?”"
 
I fiori blu (Einaudi), traduzione di Italo Calvino

I due gentiluomini di Verona, di William Shakespeare

I due gentiluomini di Verona (The Two Gentlemen of Verona), di William Shakespeare

Anno di probabile composizione: tra il 1590 e il 1595

Edito da: Garzanti, Newton & Compton

Voto: 5/10

Pagg.: 185 (nell'edizione Garzanti)

Traduttore: Corrado Pavolini (Newton & Compton)

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Opera giovanile di Shakespeare, tra le prime ad essere composte, “I due gentiluomini di Verona” è sicuramente una commedia minore del Bardo.

21 agosto 2014

Incipit: Oblòmov, di Ivan Goncarov

Una mattina, in uno dei grandi edifici della via Gorochovaja, i cui abitanti avrebbero popolato un'intera cittadina distrettuale, stava disteso a letto, nel proprio appartamento, Il'jà Il'ìc Oblòmov.
Era un uomo di trentadue-trentatré anni, di statura media, di bell'aspetto, dagli occhi grigio scuri, ma dai tratti del suo volto non traspariva alcuna idea determinata, né un qualche cenno di concentrazione. Il pensiero vagava libero come l'aria sul volto, sfarfalleggiava negli occhi, indugiava sulle labbra semiaperte, si nascondeva tra le rughe della fronte, per poi sparire completamente, cosicché la luce uniforme dell'indolenza appariva sul volto. Dal volto l'indolenza si trasmetteva alle pose di tutto il corpo, perfino alle pieghe della veste da camera.”


Oblòmov (La Repubblica), traduzione di Laura Micheletti

Il romanzo “giallo” (e il “thriller”)

Il termine “giallo”, che non ha equivalenti analoghi nelle altre lingue, indica quel genere narrativo solitamente incentrato sulla commissione di un crimine o di un delitto, a cui seguono delle indagini per appurarne l’autore o le modalità di commissione.
Il termine deriva dalla collana “Il Giallo Mondadori” (nota in precedenza come "I libri gialli") che lanciò in Italia il genere sul finire degli anni Venti del ‘900. Per i libri appartenenti a tale collana si adottavano, per l’appunto, copertine di colore giallo.
Gli anglosassoni, che sono da sempre i Maestri del genere, parlano di detective fiction, mystery o crime.
La nascita del genere si fa risalire al 1841 e in particolare alla pubblicazione del racconto “I delitti della Rue Morgue” del bostoniano Edgar Allan Poe, considerato il padre del giallo (e non solo).

20 agosto 2014

Il tempo della decrescita, di Serge Latouche, Didier Harpagès

Il tempo della decrescita. Introduzione alla frugalità felice (Le temps de la décroissance), di Serge Latouche e Didier Harpagès

Anno di prima pubblicazione: 2010

Edito da: Elèuthera

Voto: 5/10

Pagg.: 112

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Che l'idea della decrescita si trasformi nell'ennesima utopia è un rischio concreto, nonostante l'entusiastica presentazione che ne fanno Latouche e Harpagès in questo pamphlet, che contiene qualche osservazione sicuramente interessante (soprattutto nell'esposizione dei problemi ambientali e della paradossalità della società dei consumi: "Compriamo perché la società possa continuare a produrre e garantirci quel lavoro che ci è necessario per pagare quello che abbiamo comprato").

I migliori 10 libri di tutti i tempi (secondo una platea di 125 scrittori)

Nel 2007, l`editor J. Peder Zane chiese a 125 scrittori di nominare i loro libri preferiti (scrittori come Norman Mailer, Stephen King, Jonathan Franzen, Michael Chabon). Il risultato è diventato un libro "The Top Ten: Writers Pick Their Favorite Books".
Ecco i risultati:

19 agosto 2014

I classici

Che cos’è un “classico”, in letteratura?
Un concetto passibile di centinaia di definizioni e che difficilmente può mettere tutti d’accordo.
Ai fini della mia classificazione per genere delle recensioni, per indicare i classici ho adottato un criterio squisitamente cronologico: è un classico un libro pubblicato prima del 1950 e tutt’ora edito.
Una definizione ovviamente semplicistica, ma di mero fine utilitaristico.
Rientrerebbero così tra i classici, soltanto di qualche anno, “Se questo è un uomo” di Primo Levi (1947) e “1984” di George Orwell (1949).
Ne sarebbe fuori “Il giovane Holden” di Salinger (1951).

La tempesta, di William Shakespeare

La tempesta (The Tempest), di William Shakespeare 

Anno di prima rappresentazione: 1611

Edito da: Feltrinelli, Mondadori, Einaudi, Garzanti, Newton & Compton e altri

Voto: 9/10

Pagg.: 218 (nell'edizione Newton & Compton)

Traduttore: Guido Bulla

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Una delle ultime commedie scritte dal Bardo di Stratford-upon-Avon narra la storia di Prospero, già Duca di Milano, spodestato a seguito di un complotto ordito nei suoi confronti dal fratello.

18 agosto 2014

Le Tigri di Mompracem, di Emilio Salgari

Le Tigri di Mompracem, di Emilio Salgari

Anno di prima pubblicazione: 1883-1884 (con il titolo La Tigre della Malesia)

Edito da: Mondadori, BUR, Newton & Compton e altri

Voto: 9/10

Pagg.: 288 (nell'edizione Newton & Compton)

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Di Emilio Salgari (accento sulla seconda a) è già stato detto e scritto di tutto.
Nato a Verona, tentò invano di diplomarsi come capitano di lungo corso, ripiegando poi sulla carriera giornalistica.

17 agosto 2014

Incipit: Le Tigri di Mompracem, di Emilio Salgari

“La notte del 20 dicembre 1849 un uragano violentissimo imperversava sopra Mompracem, isola selvaggia, di fama sinistra, covo di formidabili pirati, situata nel mare della Malesia, a poche centinaia di miglia dalle coste occidentali del Borneo.
Pel cielo, spinte da un vento irresistibile, correvano come cavalli sbrigliati, e mescolandosi confusamente, nere masse di vapori, le quali, di quando in quando, lasciavano cadere sulle cupe foreste dell’isola furiosi acquazzoni; sul mare, pure sollevato dal vento, s’urtavano disordinatamente e s’infrangevano furiosamente enormi ondate, confondendo i loro muggiti cogli scoppi ora brevi e secchi ed ora interminabili delle folgori.”

Il metro del Mondo, di Denis Guedj

Il metro del Mondo (Le Mètre du Monde), di Denis Guedj

Anno di pubblicazione: 2000

Edito da: Longanesi, Tea

Voto: 6/10

Pagg.: 331 (nell'edizione Tea)

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È curioso come in pochi conoscano le origini di tutte (o quasi) quelle cose che fanno parte della nostra quotidianità. Quelle cose con cui abbiamo una familiarità che sembra quasi innata.

13 agosto 2014

Il giardino di cemento, di Ian McEwan

Il giardino di cemento (The Cement Garden), di Ian McEwan

Anno di prima pubblicazione: 1978

Edito da: Einaudi

Voto: 8/10

Pagg.: 156

Traduttore: Stefania Bertola

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Quattro fratelli: Julie, Jack, Sue e Tom.
La morte dei genitori, la vita da orfani, soli.
Il desiderio di fermare il tempo e esorcizzare la morte seppellendo la madre in cantina, dentro un baule, ricoperta di cemento.

12 agosto 2014

Oblòmov, di Ivan Goncarov

Oblòmov, di Ivan Goncarov

Anno di prima pubblicazione: 1859

Edito da: Rizzoli, Feltrinelli, Mondadori, Einaudi, Garzanti e altri.

Voto: 9,5/10

Pagg.: 690 (nell'edizione de La Repubblica)

Traduttore: Laura Micheletti

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Una mattina, in uno dei grandi edifici della via Gorochovaja, i cui abitanti avrebbero popolato un'intera cittadina distrettuale, stava disteso a letto, nel proprio appartamento, Il'jà Il'ìc Oblòmov.
Era un uomo di trentadue-trentatré anni, di statura media, di bell'aspetto, dagli occhi grigio scuri, ma dai tratti del suo volto non traspariva alcuna idea determinata, né un qualche cenno di concentrazione. Il pensiero vagava libero come l'aria sul volto, sfarfalleggiava negli occhi, indugiava sulle labbra semiaperte, si nascondeva tra le rughe della fronte, per poi sparire completamente, cosicché la luce uniforme dell'indolenza appariva sul volto. Dal volto l'indolenza si trasmetteva alle pose di tutto il corpo, perfino alle pieghe della veste da camera.