Il giardino di cemento (The Cement Garden), di Ian McEwan
Anno di prima pubblicazione: 1978
Edito da: Einaudi
Voto: 8/10
Pagg.: 156
Traduttore: Stefania Bertola
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Quattro fratelli: Julie, Jack, Sue e Tom.
La morte dei genitori, la vita da orfani, soli.
Il desiderio di fermare il tempo e esorcizzare la morte seppellendo la madre in cantina, dentro un baule, ricoperta di cemento.
Le relazioni tra i fratelli: la morbosa complicità tra Julie e Jack, un rapporto di amore e odio che sfocia nell'incesto; l'ambiguità latente del piccolo Tom, che ama vestirsi da bambina o fingersi più infantile di quanto sia; l'introspezione di Sue, che scrive un diario con i ricordi della madre.
Il primo romanzo dello scrittore inglese Ian McEwan, è scritto abbastanza bene, anche se forse le caratterizzazioni sono poco approfondite (ma può esere una scelta consapevole di vaghezza descrittiva). Temi macabri quali quello della morte e dell'incesto, quest'ultimo, in particolare, affrontato con una certa pruriginosità.
Poco più che un racconto lungo, ma che lascia il segno.
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