19 settembre 2015

Dalla parte sbagliata, di Rosalba Di Gregorio e Dina Lauricella

Dalla parte sbagliata. La morte di Paolo Borsellino e i depistaggi di Via D'Amelio, di Rosalba Di Gregorio e Dina Lauricella

Anno di prima pubblicazione: 2014

Edito da: Castelvecchi

Voto: 7/10

Pagg.: 190

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Scritto a quattro mani dalla giornalista Dina Lauricella, già reporter di Servizio Pubblico, e dall’avvocato Rosalba Di Gregorio, storico legale dei boss di Cosa Nostra - tra cui Bernardo Provenzano, Michele Greco e Vittorio Mangano - il libro parla, in particolare, del processo “Borsellino bis”, uno dei procedimenti penali instaurati dalla magistratura per far luce sulla strage di Via D’Amelio.

Un processo che, sulla base delle dichiarazioni di un pentito assolutamente anomalo, Vincenzo Scarantino, ha portato alla condanna all’ergastolo di sette persone poi rivelatesi innocenti, in quello che è parso un tentativo di depistaggio per insabbiare ciò che veramente accadde in quel giorno di luglio del 1992.
Un depistaggio in cui forse erano coinvolti organi delle istituzioni (il sospetto cade sul pool di poliziotti cosiddetto “Gruppo Falcone-Borsellino”): la verità, come in troppe altre vicende italiche, sembra destinata a non venire mai a galla.

Il libro espone l’assurdità di un processo portato avanti su dichiarazioni spesso prive di riscontri e irrealistiche.
Scarantino dichiarò di aver sentito i boss decidere l’attentato a Borsellino proprio nel momento in cui si intrufolava nella stanza in cui erano riuniti i boss per prendere un po’ d’acqua.
Una versione (ed una coincidenza) impensabile, considerato peraltro che Scarantino era una figura assolutamente marginale nell’organizzazione e la sua presenza (anche fortuita) non sarebbe stata tollerata in una ipotetica riunione di una tale importanza strategico-criminale.
Nonostante una ritrattazione (giunta peraltro sui mass media), le sue dichiarazioni vennero giudicate attendibili - ai fini della pronuncia della sentenza - dopo la ritrattazione della ritrattazione (circostanza che, già da sola, dovrebbe essere sintomo di inaffidabilità).
Nel libro si prende spunto da tali vicende per discutere anche, in modo generico, sul tema dei pentiti e di quanto sia difficile giudicarne l’attendibilità.
La Di Gregorio (il cui ruolo la colloca “dalla parte sbagliata”, come recita il titolo) parla diffusamente anche del trattamento dei reclusi, e in particolare della sua esperienza al carcere di Pianosa, dove, sull’onda emotiva del periodo successivo alle stragi, i detenuti subirono un trattamento inumano.

Questo libro, pur se si concentra principalmente sul "Borsellino bis", può rappresentare un tassello importante per chi è interessato a sapere qualcosa di più relativamente a queste vicende, che purtroppo stanno scivolando nell’oblio. Vicende per le quali la verità processuale non si può dire che sia stata ricostruita in modo dignitoso ed esauriente, né si sa se mai se ciò verrà fatto in futuro.

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