3 gennaio 2016

Star Wars - Episodio II. L'attacco dei cloni, di R.A. Salvatore

Star Wars - Episodio II. L'attacco dei cloni (Star Wars - Episode II. Attack of the Clones), di Robert Anthony Salvatore

Anno di prima pubblicazione: 2002

Edito da: Sonzogno, Sperling & Kupfer

Voto: 7,5/10

Pagg.: 335 (nell'edizione Sperling & Kupfer)

Traduttore: Gian Paolo Gasperi

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Secondo episodio della saga, secondo romanzo tratto dalla sceneggiatura di George Lucas e Jonathan Hales, questa volta affidato a R.A. Salvatore.

Autore meno celebre di Terry Brooks (lo scrittore che aveva curato la trasposizione su carta del primo episodio), Salvatore se la cava egregiamente e il suo romanzo risulta complessivamente superiore al primo, seguendo lo stesso trend riscontrabile nel paragone tra le due opere cinematografiche.

Anche in questo caso, come già rilevabile per il romanzo di Brooks, il libro è fortemente collegato alla sceneggiatura (i dialoghi, in particolar modo, sono spesso identici a quelli del film), pur discostandosene in vari punti, con l'aggiunta di alcune situazioni che su pellicola non appaiono o che vengono comunque ridimensionate, probabilmente per ragioni di tempo.
Ad esempio, il libro parte con la narrazione del rapimento di Shmi, la madre di Anakin Skywalker, un accadimento assai importante che nel lungometraggio viene tuttavia soltanto raccontato da Cliegg Lars, padre di Owen e marito di Shmi.

Allineandosi al film, il romanzo racconta poi delle vicende successive all'attentato a Padmé Amidala, ex Regina di Naboo, ora Senatrice, posta sotto la protezione dei due Jedi Obi-Wan Kenobi (che nel frattempo è diventato Maestro) e Anakin Skywalker (che è diventato Padawan di Obi-Wan). Durante l'indagine sull'identità dell'attentatore, emergerà una realtà inquietante: la Galassia è sull'orlo della guerra. Da un lato c'è una Repubblica in decadenza, corrotta e sotto il comando dell'ambiguo Cancelliere Palpatine; dall'altro i separatisti capeggiati da un ex Jedi, il conte Dooku, ora passato al lato oscuro della forza, sotto l'influenza del Signore dei Sith.

Come al solito, il libro ha dei pro e dei contro rispetto alla visione del film: tra i vantaggi, la possibilità di approfondire determinate vicende e il ritmo più cadenzato che permette di assaporare meglio certe situazioni (anche se non mancano momenti probabilmente ridondanti - e che nel film vengono giustamente omessi - come le parti ambientate a Naboo, durante il soggiorno presso la famiglia di Amidala).
Tra gli svantaggi, una inevitabile minore efficacia delle sequenze d'azione (in particolare i duelli con le spade laser, tra cui quello memorabile del finale tra Yoda e il Conte Dooku) e le scene di guerra (il secondo episodio dà ufficialmente il via alle cosiddette guerre dei cloni, con i droidi dei separatisti a fronteggiare i soldati clonati ordinati in gran segreto - non si sa da chi - per difendere la Repubblica).

Il giudizio complessivo è in ogni caso più che discreto, grazie ad uno stile di scrittura coinvolgente e diretto, piacevole e senza troppi orpelli.
Questi di Star Wars (e in particolare i sei romanzi che raccontano le storie dei film usciti al cinema) sono libri che trovano una collocazione nella letteratura fantascientifica più per l'argomento che per meriti narrativo-stilistici.
Sono opere per appassionati, indispensabili per i fan dediti a navigare tra gli anfratti dell'Universo Espanso (il mondo creato dalla fantasia di Lucas e che si è col tempo arricchito, per l'appunto, grazie alla proliferazione di romanzi e comics).
Sono opere di aiuto e di approfondimento alla visione dei film.
I lungometraggi restano le opere di riferimento per il resoconto di queste vicende, che tuttavia i libri aiutano spesso a comprendere più a fondo.

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