12 giugno 2017

CineMAH presenta Il buio in sala, di Leo Ortolani

CineMAH presenta Il buio in sala, di Leo Ortolani

Anno di prima pubblicazione: 2016

Edito da: Bao Publishing

Voto: 8/10

Pagg.: 188

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Per chi non lo conoscesse, Leo Ortolani è un fumettista pisano che, nonostante i cinquant’anni compiuti da poco, continua a guadagnarsi da vivere con i fumetti (beato lui). E pare che gli riesca anche bene, visto che è considerato una specie di autorità dai nerd italici comic-addicted. Giunto al successo con il super(topo)eroe Rat-Man, Leo si è dato al cinema. E allora ha iniziato a scrivere recensioni di film fatte a fumetto, pubblicandole sul suo blog. 

In realtà ci avevano già pensato diversi altri fumettisti a fare cose di questo tipo: Roberto Recchioni, Giacomo Bevilacqua e Zerocalcare, che infatti sono stati chiamati a scrivere tre prefazioni per questo libro, Il buio in sala, che di pre-titolo fa CineMAH, come il “mah” che si sospira al cinema, appena appare il “the end”, ogniqualvolta un film ci abbia lasciato quanto meno perplessi.
Essendo un faro dell’italico popolo nerd, Ortolani si dedica principalmente ai film dell’universo nerd e in particolare ai film di supereroi, che negli ultimi (almeno) dieci anni hanno invaso i cinema con cadenza tra il regolare e l’asfissiante (a seconda dei gusti).
Tutto è nato con la recensione de “Gliavengers” un film che era piaciuto a tutti ma non al Nostro, che aveva tentato di spiegare il motivo di tale suo dispiacimento con alcune tavole in cui appariva il sé-Ortolani-fumetto intento a guardare e a commentare il suddetto film.
Da lì poi ci ha preso gusto e sono arrivati i vari “Dai Ard”, “Aironmen 3” “Fastenfurios 6” e compagnia bella.
La maxi distinzione che fa Ortolani (e che fanno in generale i nerd) è tra Universo Marvel e DC Comics. Per quelli che non sapevano di questa dicotomia fumettistica, basti sapere che la DC Comics è quella di Batman, Superman e Flash, mentre la Marvel ha creato quasi tutti gli altri supereroi di cui i non esperti possono aver sentito parlare, ossia: Spider-Man, i Fantastici Quattro, Iron-Man, Capitan America, Hulk, Wolverine, ecc. (questi ultimi – quelli della Marvel – spesso uniti in combriccola sotto l’etichetta di Avengers).
Per spiegare tale fondamentale distinzione (che da sola permette di capire mezzo libro), basti riportare questa vignetta, tratta dalla recensione di Man of Steel di Zack Snyder.
In estrema sintesi, basti dire che il libro è davvero irresistibile, esattamente come l’ironia di Ortolani.
Provare per credere.

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