4 ottobre 2014

Luoghi letterari: Casa natale e tomba di William Shakespeare a Stratford-upon-Avon

La cittadina inglese di Stratford-upon-Avon, situata nelle Midlands occidentali, nella contea di Warwickshire, è celebre per aver dato i natali, nel 1564, ad una delle più importanti figure della storia della letteratura: William Shakespeare.

La Casa natale del bardo è situata in Henley Street ed è visitabile.
Si tratta di un edificio in stile Tudor, con facciata a graticcio che tuttavia differisce dalla maggior parte delle altre abitazioni in tale stile presenti nel centro dell’Inghilterra e nella stessa Stratford-upon-Avon. La facciata non presenta infatti un netto contrasto di colori bianco-scuro, ma è in scala di marroni.
Casa natale di William Shakespeare
Case in stile Tudor a Stratford-upon-Avon
L’interno ospita la stanza in cui si suppone sia nato il bardo, anche se l’intera casa ha subito pesanti e continue ristrutturazioni e mantiene ben poco della struttura originale (tuttavia, i restauri ottocenteschi hanno cercato di restituire l’aspetto autentico, basandosi su alcuni disegni del Settecento).
Stratford-upon-Avon fu anche il luogo in cui Shakespeare morì, nel 1616.
Il bardo è sepolto nella Holy Trinity Church, insieme alla moglie Anne Hathaway, proprio davanti all’altare.

Un’iscrizione sulla sua tomba diffida dallo spostarne le ossa, minacciando una maledizione.
In inglese moderno:
Good friend, for Jesus' sake forbear,
To dig the dust enclosed here.
Blessed be the man that spares these stones,
And cursed be he that moves my bones.
Sempre all’interno della Holy Trinity Church, in alto a sinistra (rispetto all’altare e alla tomba) si trova il monumento funerario dedicato al bardo.
Il mezzobusto di Shakespeare fu scolpito pochi anni dopo la sua morte e pertanto la figura rappresentata è considerata tra le più attendibili tra quelle pervenuteci del bardo.
La parte iniziale dell’iscrizione che si trova sotto il mezzobusto è formata da due periodi in latino:
IUDICIO PYLIUM, GENIO SOCRATEM, ARTE MARONEM,
TERRA TEGIT, POPULUS MAERET, OLYMPUS HABET
Nella prima riga, Shakespeare viene comparato quanto a saggezza al Re di Pilo Nestore (figura mitologica che appare nell’Iliade e nell’Odissea e che viene considerato un saggio per antonomasia), quanto alla genialità a Socrate e quanto alle doti artistiche a Virgilio.
Nella seconda riga, invece, una frase che dice: la terra lo seppellisce, il popolo lo piange, l’Olimpo lo possiede.
Tutte le fotografie sono dell'autore del blog.

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