Storie impreviste (Tales of the Unexpected), di Roald Dahl
Anno di prima pubblicazione: 1979
Edito da: TEA
Voto: 8/10
Pagg.: 311
Traduttore: Attilio Veraldi
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Storie impreviste, di nome e di fatto.
Racconti originali e
sorprendenti, con una punta di british humour sempre presente.
Vicende quotidiane che esorbitano nel grottesco e sfociano
spesso nel paradosso.
Su di esse, il filo conduttore della lucida follia dei
personaggi, sempre caratterizzati a dovere: un sommelier imbroglione, una
moglie-padrona annoiata dalla quotidianità o una che si vendica dopo la morte
del marito.
Storie da cui ha attinto anche il cinema: come il racconto La scommessa, che ha ispirato il corto
di Quentin Tarantino L’uomo di Hollywood,
quarto episodio del film Four Rooms.
Dahl scriveva benissimo: un linguaggio semplice, in linea
con la sua predilezione per la narrativa per ragazzi. Una prosa che non stanca
mai e non solo per il formato scelto (racconti da venti pagine di media, che
rendono il libro un piacevole intrattenimento per pendolari).
Una capacità di far entrare il lettore nella storia che è
quella dei grandi romanzi e dei grandi scrittori.
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