8 novembre 2014

Breve storia di (quasi) tutto, di Bill Bryson

Breve storia di (quasi) tutto (A Short History of Nearly Everything), di Bill Bryson

Anno di prima pubblicazione: 2003

Edito da: Salani, Guanda, TEA, RL Libri

Voto: 8/10

Pagg.: 589 (nell'edizione TEA)

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Bill Bryson si da alla scienza.
Dopo aver raggiunto il successo con la narrativa di viaggio, condita da uno humour caustico e dissacrante, diventato un vero e proprio marchio di fabbrica, l’autore americano, dopo lunghe ricerche, studi e interviste, sforna questo breve trattato di tuttologia, dal titolo oltremodo velleitario.


Eppure, in effetti, Bryson di tutto (o quasi) parla e lo fa in un modo comprensibile ai più, affrontando temi ostici con spirito leggero: dalla fisica (astronomica e quantistica, ossia dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo) alla chimica, dalla geologia all’antropologia, dalla botanica alla zoologia.
Si parte con la storia dell’Universo, quindi quella del Sistema solare e della Terra. Dei primi abitanti di essa e dell’evoluzione della vita, dalle primissime forme di esistenza comparse sul pianeta, primitive e misteriose, agli attuali esseri complessi, tra cui, in particolare, l’uomo.
E proprio la Vita, nella sua casualità e insieme nella sua (apparente) ineluttabilità ha un ruolo centrale nella trattazione. L’irrefrenabile istinto antropocentrico degli esseri umani si scontra con l’assoluto fatalismo delle condizioni che hanno portato la nostra specie a ritagliarsi l’attuale ruolo di (presunto) primato nel Pianeta e ad acquisire le odierne facoltà intellettive, ma prima di tutto alla sua stessa comparizione e sopravvivenza (per un periodo di tempo che, geologicamente parlando, è assolutamente irrisorio).
Il libro abbonda di aneddoti, per ricordare che la storia della scienza è fatta di grandi scoperte e grandi intuizioni, ma anche di grandi azzardi e gesti incoscienti: Newton quasi perse la vista per provare la capacità umana di resistere alla vista diretta del sole e Franklin perse quasi la vita per i suoi esperimenti sull’elettricità, avventurandosi con un aquilone in piena tempesta.
Un peraltro giustificato catastrofismo si sussegue tra le pagine, per ricordarci quanto instabile sia l’Universo (e, in particolare, il nostro Pianeta, Sistema solare, ma anche la stessa materia): dal parco di Yellowstone che cela un “supervulcano” che da un momento all’altro potrebbe attivarsi con una deflagrazione praticamente devastante, ai terremoti, meteoriti e altri fenomeni che quotidianamente minacciano (seriamente quanto silenziosamente) la nostra esistenza. 


Un bel testo divulgativo, un ottimo ripasso per tematiche rinchiuse nel dimenticatoio da chi non se ne occupa quotidianamente. Sebbene sia leggero e senza pretese, una ricchissima bibliografia e un attento impianto di note lo rende una buona base di partenza per approfondire le materie di maggior interesse, nel mare magnum delle discipline scientifiche.

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