14 marzo 2015

Rue Pigalle e altri racconti, di Georges Simenon

Rue Pigalle e altri racconti (Les nouvelles enquetes de Maigret), di Georges Simenon

Anno di prima pubblicazione: 1944

Edito da: Adelphi

Voto: 8/10

Pagg.: 142

Traduttore: Annamaria Carenzi Vailly

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Il celebre personaggio del Commissario Maigret, creato dalla penna del grande scrittore belga Georges Simenon, è protagonista di ben 75 romanzi e 28 racconti.
I primi nove racconti (in ordine cronologico di scrittura) sono stati raccolti da Adelphi in questo breve volumetto.

Si tratta di:

La chiatta dei due impiccati
Il caso di boulevard Beaumarchais
La finestra aperta
Il signor Lunedì
Jeumont, 51 minuti di sosta!
Pena di morte
Le lacrime di cera
Rue Pigalle
Un errore di Maigret

I nove racconti sono accomunati dal fatto di essere stati scritti tutti nell’ottobre del 1936 ed infatti sono stilisticamente omogenei, oltre che abbastanza simili come impostazione (la maggior parte di essi tratta di casi in cui vi è dubbio tra omicidio e suicidio).
Il personaggio di Maigret, che prima di questi racconti era già stato protagonista di svariati romanzi, viene presentato nella sua identità ormai ben definita e peculiare, che lo ha reso celebre in tutto il mondo: l’atteggiamento spesso burbero, l’immancabile pipa, l’acume mentale che deriva dalla capacità di immergersi nella mentalità degli indagati più che da un’innata intuitività.
Il detective si muove in una Parigi oscura e spesso indefinita, partendo per le sue indagini dal quartier generale di Quai des Orfèvres. Ma alcuni racconti sono ambientati in altre località della Francia.

Il Maigret di Simenon è un personaggio fondamentale nella storia del genere poliziesco, in quanto le opere di cui è protagonista si discostano dallo schema classico del giallo "all'inglese", fatto di delitti apparentemente perfetti e detective che non sbagliano un colpo (Maigret è assai lontano, per fare un esempio, dallo Sherlock Holmes di Conan Doyle: è molto più umano e spesso non riesce a controllare la propria impulsività e le proprie passioni, come dimostra il racconto Un errore di Maigret, in cui il Commissario dovrà prendere atto di un proprio fallimento personale).
Le ambientazioni altolocate del giallo classico vengono abbandonate per far posto a location e personaggi più popolari.
Assai importante in Maigret è poi il ruolo del movente, spesso da ricercare in situazioni personali difficili in cui il Commissario cerca di calarsi per giungere alla soluzione di misteri apparentemente insolvibili (è il caso del bel racconto La finestra aperta).

I racconti di questa raccolta sono mediamente assai brevi (o almeno più brevi di quelli che sfornerà successivamente Simenon), leggibili in un quarto d’ora o poco più e quindi adatti ai pendolari, anche per la leggerezza dei temi trattati, il che non comporta, tuttavia, una scrittura semplicistica. Lo stile di Simenon è anzi assai brillante e scorrevole, sempre piacevole e lineare.
Tra i racconti più belli spicca sicuramente La chiatta dei due impiccati, il cui titolo anticipa buona parte della trama. Molto intrigante è anche Il caso di boulevard Beaumarchais.
Tra i più originali (da un punto di vista criminologico), Il signor Lunedì, anche se leggermente forzato.
Non manca uno scenario classico quale quello dell’assassinio in treno, raccontato in Jeumont, 51 minuti di sosta!.
Una lettura piacevolissima, anche se i racconti immediatamente successivi a questi si riveleranno qualitativamente migliori.

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