Anno di prima pubblicazione: 2006
Edito da: Longanesi
Voto: 6,5/10
Pagg.: 642
Traduttore: Roberto Bovaia
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Prima opera dell’avvocato catalano Ildefonso Falcones, questo romanzo storico, ambientato nella Barcellona del 1300, narra le vicende di Arnau Estanyol e della sua famiglia, lungo un periodo di tempo di circa settant’anni.
Figlio di servi della gleba che hanno dovuto sperimentare in prima persona la spregevole usanza padronale dello ius primae noctis, vicenda che apre il romanzo con la scena probabilmente più intensa e focalizzata dell’intero libro, Arnau crescerà da cittadino libero a Barcellona, dopo il riuscito tentativo di fuga del padre.
Studia da apprendista artigiano, ma diventerà ben presto un bastaix, uno di quegli scaricatori di porto che si occupano del traporto delle pietre per la nuova cattedrale del popolo, dedicata a Santa Maria del Mar, la costruzione della quale fa da collante all’intera narrazione.
Dopo aver salvato alcuni bambini ebrei dal linciaggio, nel generale clima antisemita dell’Europa di quell’epoca, Arnau verrà sistemato economicamente da un mercante ebreo, diventando un ricco banchiere che ciò nonostante non perderà la sua indole popolare, nemmeno dopo aver ricevuto in moglie la pupilla del Re e con essa il titolo nobiliare.
Quella donna sarà tutt’altro che una fortuna per Arnau, che sarà così distolto dal suo vero amore, la giovane Mar, figlia di un suo ex compagno bastaix.
Arnau perderà tutte le sue fortune, perseguitato dall’inquisizione per i suoi rapporti con gli ebrei, ma non la felicità e la compagnia degli amici di un tempo.
Il romanzo ripercorre la storia della Barcellona (e in
generale della Catalogna) del XIV secolo.
La narrazione delle vicende di Arnau si incrocia con fatti storici
realmente accaduti: con l’occasione vengono trattati i temi della servitù della
gleba, delle città e delle campagne ai tempi del medioevo, dell’antisemitismo,
della peste, dei commerci nel Mediterraneo e delle guerre tra le città
marinare, dell’inquisizione e dei rapporti tra Chiesa e potere temporale, in
particolare tra il Papato e i territori della Catalogna.La cattedrale del mare è un Pilastri della Terra minore, in salsa catalana, che ha avuto un grande successo di pubblico forse anche per questo naturale accostamento al capolavoro di Follett.
Un romanzo abbastanza avvincente, ma spesso forzato e in generale poco coeso. Una prosa non sempre di grande livello quella di Falcones, abbastanza semplice, condita da diverse digressioni di tipo giuridico che fanno intuire una passione dell’autore per il diritto e le consuetudini medievali.
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