4 settembre 2014

Guerra agli umani, di Wu Ming 2

Guerra agli umani, di Wu Ming 2

Anno di prima pubblicazione: 2004

Edito da: Einaudi

Voto: 6,5/10

Pagg.: 318

___

Un immigrato irregolare nigeriano costretto a battersi contro cani mastini dal racket dei combattimenti clandestini.
Un cervello in fuga, ma questa volta dalla civiltà più che dal Paese, per emulare il Walden di Thoreau, costruendo un avamposto di una nuova società “troglodita” che vive nelle grotte e raccoglie i frutti naturali della terra e dei boschi.
Una ex libraia che gestisce un bar ove “Si fa credito a chi legge” - nella vana speranza di convertire gli ubriaconi alla letteratura - e che smarrisce il suo San Bernando.
Una banda di animalisti fanatici che cerca di mettere i bastoni tra le ruote ai bracconieri, senza risparmio di violenza.
Questi e altri sono i protagonisti del primo romanzo solista di Wu Ming 2.
Tante storie separate che si incrociano tra i boschi della fittizia Castel Madero, un posto che odora un po’ di Val di Susa e un po’ di Emilia Romagna rossa.
Storie curiose e strampalate, tratte da vicende reali di cronaca o che prendono spunto da altri romanzi.
Lo stile iniziale è quello frammentario di una raccolta di racconti, ma ben presto le situazioni si iniziano a intrecciare, peraltro senza eccessive forzature.
Potrebbe essere definito un noir-sociale, con le molteplici strizzate d’occhio al popolo no-tav, agli ecologisti, agli alternativi acculturati. Ma è più che altro un romanzo sui generis.
Ricorda, nello stile, un Loriano Macchiavelli minore o un Paco Taibo II col freno a mano tirato.
Una lettura sì piacevole, ma francamente mai entusiasmante.

Nessun commento: